I consigli del servizio Igiene e Sanità pubblica dell’azienda che raccomanda di prestare attenzione soprattutto in presenza di bambini e di cani
(UNWEB) Gubbio, – Con l’arrivo della primavera si torna a parlare di processionarie. Con questi ultimi freddi non sono ancora scese tutte dai pini, ma basterà che si rialzino le temperature che saranno in fila nei prati e boschi. E’ importante stare attenti se si incontrano ed evitarle. Le processionarie, infatti, sono ricoperte di peli urticanti ed il contatto tra i peli (e anche tra i nidi, abbandonati e non) e la pelle, o le mucose di uomini e animali, provoca infiammazioni e reazioni allergiche che possono avere esiti anche gravi.
“Quest’anno non vi è stata una grande proliferazione di questi insetti – spiega il dottor Alessandro Maria Di Giulio, responsabile dell’attività di disinfestazione del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Usl Umbria 1 – in quanto nell’estate passata la siccità e le alte temperature avevano messo a dura prova anche il ciclo di sviluppo della processionaria. Verifichiamo comunque i nostri pini e se vi sono i nidi sericei, che non possiamo più rimuovere perché sarebbe troppo pericoloso per il rilascio in massa delle larve urticanti. Dobbiamo solo attendere che scendano. Un’azione importante per intercettare la loro discesa è quella di collocare le trappole intorno al tronco dei pini. Si tratta di strutture in materiale plastico e si acquistano nei negozi di prodotti per l’agricoltura. Vanno collocate sul tronco fuori dalla portata dei bambini e degli animali, in modo da non poter entrare in contatto con le trappole. A giugno andranno poi rimosse, operazione questa da compiere con la massima attenzione. Ma cosa si deve fare quando incontriamo una fila di processionarie? Innanzitutto allontaniamo i bambini e gli animali, in particolare i cani che sono particolarmente curiosi ed un eventuale contatto con le larve può causare danni, a volte molto gravi, alla lingua e al naso. Dotiamoci di occhiali chiusi e mascherina antipolvere, non diamo mai fuoco ai nidi o alle processionarie in quanto i peli urticanti potrebbero essere inalati o venire a contatto con la pelle provocando gravi danni. Dobbiamo ricordare inoltre che alcune persone sono rimaste ustionate impiegando liquidi infiammabili per appiccare il fuoco”.
La rimozione deve avvenire in sicurezza: prima si bagna con acqua la fila delle processionarie per limitare il “lancio” delle setole e poi si procede alla rimozione con scopa e raccoglitore. Le larve vanno, quindi, collocate in un contenitore con acqua e quindi vanno interrate. Nei giardini pubblici e nelle scuole dove venissero segnalate le processionarie devono essere affissi cartelli di avviso per evitare che i bambini vadano a giocare nell’area interessata.
Per ulteriori approfondimenti è possibile visitare il sito della Usl Umbria 1: www.portaledisinfestazione.org.