Prosegue il sostegno dell’Amministrazione comunale in favore delle attività commerciali, artigianali e delle associazioni.

Dando seguito a quanto stabilito con precedenti provvedimenti dell’aprile 2020, novembre 2020, nonché febbraio 2021 (riduzione dei alcune mensilità dei canoni/contributi dovuti per l’affitto degli immobili comunali) e luglio 2022 (blocco dell’aggiornamento ISTAT dei canoni/contributi per l’annualità 2022), nel corso della seduta del 1 marzo 2023 la giunta ha approvato, su proposta dell’assessore al bilancio e patrimonio Cristina Bertinelli, ulteriori azioni per il contenimento dei costi in capo alle associazioni ed alle attività commerciali-artigianali che operano in immobili comunali.

La delibera prevede innanzitutto l’applicazione del blocco dell’aggiornamento Istat del canone/contributo anche per l’annualità 2023 come già avvenuto per il 2022.

In secondo luogo si è stabilito di prendere a riferimento, nella stima del canone di concessione da mettere a base d’asta per gli immobili destinati ad attività commerciali da assegnare mediante procedura pubblica nel 2023 e 2024, il valore medio OMI e non quello massimo. Inoltre, nella stima dei canoni, la superficie utile commerciale da utilizzare dovrà essere calcolata mediante i criteri correttivi di omogeneizzazione individuati con l’atto di G.C. n. 265/2022, stante le particolari caratteristiche degli immobili da assegnare.

“Abbiamo deciso di confermare anche per l’anno 2023 queste azioni – spiega l’assessore Cristina Bertinelli – per fornire un sostegno alle attività commerciali/artigianali ed alle associazioni tenuto conto del contesto economico che stanno affrontando contraddistinto da significativi aumenti per ciò che concerne le spese energetiche per luce e gas, i trasporti, le materie prime ed il personale a fronte di entrate ancora in sofferenza. Nel contempo la difficile situazione socio economica, dovuta principalmente alla crescita dell’inflazione ed alla correlata riduzione generalizzata dei consumi, conferma il perdurare della diminuzione del valore delle transazioni immobiliari, suggerendo la necessità di adottare misure che contengano i prezzi ed incentivino, per l’effetto, la domanda di immobili”.



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