(UNWEB) Terni. Intervento all’avanguardia all’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni: si tratta di un intervento di nefrectomia parziale robotica eseguito con l’ausilio della realtà virtuale.


Gli esami diagnostici avevano mostrato una neoformazione di 3,5 cm parzialmente interna al rene in vicinanza delle strutture vascolari a forte rischio di sanguinamento intraoperatorio.

Il dottor Alberto Pansadoro, direttore della Struttura Complessa di Urologia, coadiuvato dalla sua equipe di medici, ovvero il dottor Cottini, la dottoressa Lolli e il dottor Pacini, ha eseguito l’intervento di asportazione della sola neoformazione preservando il restante tessuto renale vitale con una tecnica mininvasiva robotica e con l’ausilio della realtà virtuale.

Le immagini radiologiche ad alta definizione, eseguite presso l’ospedale, sono state rielaborate da remoto dalla Medics 3D, azienda leader nel settore del 3D Anatomical Modeling, che ha fornito un report completo con ricostruzioni del rene e di tutti gli elementi vitali quali la vascolarizzazione arteriosa e venosa con i suoi differenti rami e l’esatta posizione della malattia in rapporto anche agli organi vicini. Le immagini tridimensionali sono state successivamente scomposte e ruotate per vedere l’organo sotto diverse angolazioni e posizioni. Tale tecnologia ha pertanto permesso di portare a termine l’intervento in massima sicurezza per il paziente che è stato dimesso dopo soli 3 giorni dall’intervento chirurgico in buone condizioni generali di salute.

In un caso come questo, di alta complessità e ad elevato rischio di sanguinamento, l’impiego delle ricostruzioni in realtà virtuale associato all’utilizzo del robot ha consentito un intervento esangue e minimamente invasivo per il paziente con una convalescenza agevole e una degenza ridotta.

I vantaggi dati dalla tecnica robotica, ormai noti, sono una altissima qualità della visione attraverso uno schermo ad alta definizione e in 3 dimensioni che hanno contribuito al successo dell’intervento chirurgico.

Fondamentale è stato anche l’apporto di tutto il personale infermieristico del reparto che, ormai formato nella gestione postoperatoria dei pazienti operati con questo tipo di tecniche, ha fornito l’assistenza indispensabile per un decorso postoperatorio il più agevole possibile.

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