A Fioroni e Pastorelli (Lega) risponde presidente Tesei: “CariOrvieto oggi importante realtà per il territorio. Auspicio è quello di tornare ad avere nel territorio banche che possano avere contatti diretti e molto più prossimi con la realtà economica e delle famiglie”
(UNWEB) Nella sessione ‘Question time’ della seduta di oggi dell’Assemblea legislativa, i consiglieri della Lega, Paola Fioroni e Stefano Pastorelli hanno chiesto alla presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, quali “iniziative la Regione ha assunto o intende assumere per monitorare l’evolversi complessivo del percorso di valorizzazione e riorganizzazione societaria della Cassa di risparmio di Orvieto”.
Nell’illustrazione dell’atto, Fioroni ha sottolineato che, nel contestualizzare il tema, “i dati analizzati da Banca d’Italia per i primi mesi del 2022 confermano la sostanziale buona tenuta del sistema economico italiano ed anche umbro grazie alla governance regionale. L’attività produttiva delle nostre aziende è cresciuta in tutti i settori in virtù di un incremento sostanzioso della domanda. Nel 2022, secondo dati della Banca d’Italia sarebbero aumentati del 4.9 per cento i prestiti bancari concessi con un forte indebitamento delle famiglie umbre. Su questo scenario incide in maniera rilevante l’aumento dei tassi di interesse. Nell’ambito del centro Italia e in Umbria si è riscontrato negli anni un fenomeno di rarefazione degli istituti di credito che le precedenti Amministrazioni regionali non hanno saputo mitigare. Si è appreso dagli organi di informazione della Giunta regionale di un nuovo incontro, dopo quello avvenuto lo scorso anno, tra la presidente Tesei ed i vertici aziendali della Cassa di Risparmio di Orvieto per una ricognizione del processo di riorganizzazione e valorizzazione della banca orvietana. Dagli organi di stampa si è appreso dell’imminente riorganizzazione societaria e strategica della Cassa di Risparmio di Orvieto che dovrebbe configurare la cessione delle quote societarie detenute attualmente dalla Banca Popolare dì Bari al Mediocredito Centrale e l’adozione di un nuovo Piano Industriale. Da tenere in considerazione l’importanza strategica di un sistema bancario radicato nel territorio che, attraverso rapporti di relazione durevoli e una profonda conoscenza del contesto, può contribuire alla industrializzazione diffusa del sistemi di Piccole e Medie Imprese ed allo sviluppo del tessuto economico della nostra regione”. Per questo, nello specifico, Fioroni e Pastorelli hanno chiesto di sapere dalla Giunta regionale “quali iniziative, nell’ambito delle proprie competenze e del rispetto dei ruoli previsti dal legislatore nazionale, intende assumere o abbia assunto”, chiedendo di “monitorare l’evolversi complessivo delle vicende relativa alla Cassa di Risparmio di Orvieto alla luce della riorganizzazione societaria in essere e la presentazione del nuovo piano industriale”.
La presidente Tesei ha risposto che “nei tre anni di legislatura è stato portato avanti un lavoro che mi ha visto intervenire su problematiche del territorio. Non mi sono mai sottratta ad un ruolo diretto sui fatti economici più strategici per l’Umbria, con la volontà di rappresentare la sensibilità dell’intera classe politica regionale volta a tutelare lo sviluppo e l’occupazione del territorio. Ricordo che con le vicissitudini del 2020 abbiamo intravisto per la Cassa di risparmio di Orvieto la possibilità di tornare ad essere una banca territoriale. Il nostro interesse è stato immediato. Abbiamo voluto seguire le vie istituzionali e credibili in una correttezza e confronto che ha visto la Regione vigilare e accompagnare, senza inserirsi però in ambiti di altre istituzioni. Abbiamo incontrato la Fondazione CariOrvieto, il Sindaco, la Banca d’Italia, il Medio Credito centrale e la dirigenza della CariOrvieto. Incontri che sono poi maturati in una bella realtà che è la Cassa di Risparmio di Orvieto di oggi. Una realtà con una concreta visione, anche nell’ambito bancario, per l’Umbria che è stata completamente assente dal 2019. Una visione che vede grandi banche nazionali ed istituti locali condividere una visione di sviluppo e sostegno di imprese e famiglie. Non mi è sfuggito poi il tema delle nostre BCC. Di recente ho comunicato la mia azione su CariOrvieto che oggi rappresenta una realtà solida, proattiva sul territorio, ben diretta e con un piano industriale che ne identifica un proprio marchio ed un proprio ruolo nell’Italia centrale e con importanti margini di crescita. In CariOrvieto vi è una rassicurante presenza di Medio Credito centrale, istituzione che ringrazio. Seguirò con attenzione, nel limite delle competenze, quanto accade in CariOrvieto e nel mondo del credito dove a breve ci renderemo protagonisti di una nuova richiesta nei confronti del Governo per il settore delle banche locali. Da un mese sto lavorando per le banche di credito umbre affinché si sostanzi una proposta regionale congiunta al Governo per la valorizzazione del ruolo territoriale delle BCC. Al termine di questo lavoro scriverò al MEF affinché le BCC italiane vengano sganciate dalla vigilanza europea e ritornino a quella nazionale. Tema di valenza strategica. Anche in Italia, come in Germania abbiamo un modello di banca territoriale che deve tornare ad essere tale. L’auspicio è quello di tornare ad avere nel territorio banche che possano avere contatti diretti e molto più prossimi con la realtà economica e delle famiglie”.
Nella replica, Fioroni ha detto di aver “seguito l’azione della presidente Tesei ed il suo interessamento al tema degli Istituti bancari senza mai sottrarsi ai processi che si evolvevano in Umbria. Bene il sostegno ad un sistema bancario con forte radicamento sul territorio. Giusta la visione rispetto allo sviluppo del nostro tessuto economico regionale”.