La GMG 2022 vissuta al livello diocesano, in particolare «nella piccola comunità territoriale», annuncia don Luca Delunghi, direttore della Pastorale giovanile
(UNWEB) Perugia. Domenica 20 novembre, solennità di Cristo Re, la Chiesa celebra la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) a livello diocesano, in preparazione alla GMG con Papa Francesco che si terrà a Lisbona, in Portogallo, la prossima estate, a cui parteciperà una nutrita rappresentanza di giovani dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve guidata dall’arcivescovo mons. Ivan Maffeis insieme a diversi sacerdoti tra cui don Luca Delunghi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile, e don Riccardo Pascolini, responsabile del Coordinamento Oratori Perugini.
La Veglia d’Avvento. In occasione della GMG diocesana mons. Maffeis ha scritto una lettera ai giovani perugino-pievesi (il testo integrale è pubblicato nel sito: www.diocesi.Perugia.it – sezione “arcivescovo-lettere”), dando loro appuntamento la sera del prossimo 15 dicembre, nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, per la tradizionale Veglia di preghiera d’Avvento della gioventù con il loro pastore. Sarà anche questa occasione di preparazione alla GMG 2023 di Lisbona. Richiamandosi al tema della GMG 2022, tratta dal Vangelo di Luca, “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39), quando la madre di Gesù andò a far visita all’anziana cugina Elisabetta, l’arcivescovo scrive ai giovani: «È davvero tempo di ripartire in fretta verso incontri concreti, aperti, accoglienti».
Andare senza indugio. Alla veglia di preghiera del 15 dicembre, prosegue mons. Maffeis, «sarò contento di ascoltare la vostra risposta all’appello del Papa», che «recupera il cammino di Maria e ci invita a nostra volta ad alzarci e ad andare senza indugio. Qualcuno può forse essere tentato di reagire obiettando che prima di partire sarebbe importante sapere almeno verso dove; diversamente, si rischia di camminare a vuoto e di spendere inutilmente i passi verso traguardi che poi lasciano insoddisfatti… Ci vengono, allora, incontro ancora parole di Francesco, che chiarisce: “Il nostro cammino, se abitato da Dio, ci porta dritti al cuore di ogni fratello e sorella”».
Fare la propria parte. «Sì, il segreto di Maria sta proprio nell’essere abitati da Gesù, nel portare in cuore lui – evidenzia l’arcivescovo –, “risposta di Dio di fronte alle sfide dell’umanità in ogni tempo”. Chi si è lasciato afferrare dalla sua mano – e, se solo ci guardiamo attorno, i testimoni non mancano – intuisce la meta e supera ogni forma di indifferenza, di insensibilità e di distrazione. Ci si ritrova sulla strada, disposti a lasciarsi interrogare dalle persone e dalle situazioni, partecipi con la mente e il cuore di quanto accade, attenti a far la propria parte».
Concentrare l’attenzione sui giovani. L’invito a vivere la GMG a livello diocesano, soprattutto nelle comunità parrocchiali, viene dal direttore della Pastorale giovanile don Luca Delunghi, nel sottolineare l’importanza di «concentrare l’attenzione pastorale sui giovani prima di tutto nella piccola comunità territoriale. Animatori, educatori, catechisti, operatori e volontari d’oratorio insieme ai parroci, ai diaconi, ai seminaristi e ad ogni persona che vive la parrocchia, sono chiamati a vivere insieme la Solennità di Cristo Re nella celebrazione della GMG diocesana che papa Francesco, dal 2021, ha pensato proprio a chiusura dell’anno liturgico, in una sintesi di comunione e vita in cui i giovani siano al centro dell’azione pastorale ed evangelizzatrice che parte necessariamente dal piccolo delle nostre chiese e si riversa nell’esperienza diocesana».
Incontrare lo sguardo di Dio. «Nei luoghi quotidiani in cui i ragazzi vivono il proprio cammino di fede e l’esperienza oratoriale – spiega il sacerdote –, la preghiera e le liturgie di questa domenica saranno incentrate sul tema della GMG e in particolare sul messaggio del Papa per la GMG diocesana e come invito a partecipare alla GMG di Lisbona 2023. Nella corresponsabilità e condivisione operativa tra Uffici pastorali ringraziamo l’Ufficio Liturgico che ha curato le modalità con cui verranno celebrate le liturgie in ogni parrocchia, con particolare riferimento alle preghiere e alla lettura del messaggio del Papa. La GMG – conclude don Luca Delunghi – è un cammino condiviso e di comunione che lega la Chiesa particolare alla Chiesa Universale, amando profondamente la vita dei nostri giovani in un servizio che si faccia voce, ascolto, accompagnamento e preghiera con l’obiettivo che ciascuno dei ragazzi che incrociamo nelle nostre giornate abbia l’opportunità di incontrare lo sguardo di Gesù”.