Prefettura Università e Provincia su incidenti stradali1Con il coordinamento della Provincia e il coinvolgimento delle polizie municipali entra nella fase operativa il protocollo d’intesa tra Prefettura e Università


(UNWEB) – Perugia, – Con l’impegno di un coinvolgimento diretto delle polizie municipali e con un ruolo di coordinamento della Provincia di Perugia, entra nella fase operativa il Protocollo d’intesa siglato tra Prefettura di Perugia ed Università degli Studi per monitorare gli incidenti stradali mediante una piattaforma informatica che consente, in tempo reale, di avere informazioni sulla localizzazione dell’incidente, giorno e ora, mezzi coinvolti, infortunati, fondo stradale, condizione meteorologiche, presumibile causa dello stesso.
Nella giornata odierna (martedì), nella sede centrale della Prefettura in Piazza Italia si è tenuto un incontro, convocato dal Prefetto Armando Gradone, al quale hanno preso parte, tra gli altri, il consigliere provinciale delegato alla Viabilità Moreno Landrini (insieme alla dirigente Barbara Rossi), i professori Osvaldo Gervasi, Sabina Curti e Francesco Bartolucci dell’Università degli Studi di Perugia.
Tale progetto va nella direzione di migliorare i livelli di sicurezza stradale, ridurre il numero di incidenti e i dati raccolti diventano uno strumento utile per le amministrazioni coinvolte, per approntare strategie di prevenzione e contrasto dei sinistri, anche nella fase di programmazione degli interventi sulla viabilità.
“Il progetto pilota – già attivo con successo a Perugia, Gubbio e Corciano – vede il coinvolgimento, a regime, di una trentina di Comuni che consentirebbe di avere una mappatura dettagliata della condizione delle nostre strade in rapporto alla loro incidentalità”, ha spiegato il prefetto Gradone, che crede molto in questo progetto.
Ricordiamo che il protocollo ha messo nero su bianco l’impegno della prefettura a fare in modo che i dati raccolti dalle forze di Polizia e polizie locali siano immessi, in forma anonima, in una piattaforma appositamente creata dall’Università e che questi dati vengano inviati all’Istat per per elaborare i vari flussi.

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