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(Acs) Perugia, 17 novembre 2020 – Dieci proposte per affrontare l’emergenza Covid in Umbria, dando concretezza all’impegno assunto all’unanimità dall’Assemblea legislativa di avviare una “collaborazione di maggioranza e opposizione contro il nemico comune”. Sono quelle presentate questa mattina dai gruppi consiliari regionali di minoranza Partito Democratico, Patto civico per l’Umbria, Movimento 5 Stelle e Gruppo misto, durante una videoconferenza con la Giunta di Palazzo Donini.

Nel rendere pubblici i contenuti delle proposte, i consiglieri di minoranza ricordano di aver manifestato, “fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, la disponibilità ad una leale confronto istituzionale, seppur nella distinzione dei ruoli e nella distanza di valori, ideali e posizioni. Animati da questo spirito, che ci auguriamo possa essere il tratto distintivo di questa fase emergenziale, e con l’obiettivo di dare un contributo alla salvaguardia della sanità pubblica e al contrasto della crisi economica e sociale che stiamo vivendo, abbiamo formulato una serie di proposte concrete, che siamo disponibili a sviluppare con atti successivi”.

Nel dettaglio, Partito Democratico, Patto civico per l’Umbria, Movimento 5 Stelle e Gruppo misto propongono di: ripristinare tracciamenti, isolamenti e monitoraggio dei casi positivi oltre ai tamponi per gli asintomatici conviventi; recuperare le prestazioni sanitarie sospese, separando strutture e percorsi Covid e Covid Free; provvedere alla stabilizzazione dei precari e a nuove assunzioni del personale sanitario, procedendo con concorsi a tempo indeterminato e contratti straordinari, anche grazie alle misure del Governo per le aziende sanitarie ed ospedaliere; potenziare la rete sanitaria anche attraverso l’adeguamento del patrimonio non utilizzato di Asl e Aziende ospedaliere, attivare e promuovere i Covid Hotel”.

Secondo i gruppi di opposizione a Palazzo Cesaroni sarebbe inoltre necessario “prevedere ordinanze coordinate, sviluppare la telemedicina, potenziare l’assistenza ad anziani, persone con disabilità e soggetti vulnerabili; ripristino subito il monitoraggio tramite tamponi del personale che opera all’interno delle Rsa e degli istituti penitenziari; prevedere incentivi e priorità sugli investimenti regionali per le Amministrazioni Comunali che riducono sensibilmente azzerano le imposte per le attività più colpite dalle chiusure; rimodulare i servizi di welfare e attivare nuove misure di contrasto alle povertà; stanziare risorse per il diritto allo studio, la didattica a distanza e il trasporto scolastico e pubblico; attivare un tavolo permanente di confronto operativo con le forze economiche, sociali e politiche sulle misure strategiche regionali per intraprendere scelte chiare e condivise a sostegno del lavoro e dell’economia umbra”.

Proprio in relazione alla futura ripresa economica, si dovrebbe infine “istituire forme di ristoro a favore di tutte le categorie economiche oggetto di restrizione della propria attività a seguito di provvedimenti ed ordinanze regionali; impegnare risorse di bilancio regionale e comunitario per incrementare i ristori previsti dal Governo per il sistema delle imprese; prevedere ristori aggiuntivi per le aziende del cratere (sisma 2016); indirizzare i fondi comunitari e statali per abbattere il tasso di interesse sui mutui delle aziende e prevedere voucher a sostegno del lavoro attivo per il 2021”. MP/

 

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Redazione Acs – Agenzia di informazione a cura dell’Ufficio stampa del Consiglio regionale dell’Umbria.

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